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La Bioelettronica ATC 330, radicale evoluzione della Bioelettronica di Vincent, è una scienza applicata, che studia in modo oggettivo e riproducibile i parametri elettrici su soluzioni liquide di qualsiasi tipo. Le misurazioni riguardano in particolar modo i parametri che definiscono i rapporti di acidità, ossidazione e resistenza elettrica e che hanno strette connessioni con la biologia e la fisiologia degli organismi viventi.
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Se la medicina ufficiale si occupa in particolare dello studio e dell’analisi chimica e strutturale di campioni biologici, la bioelettronica rivolge i suoi studi verso i fattori espressamente più elettrici, elettromagnetici ed energetici delle soluzioni, proponendosi come strumento con un’area d’azione differente e complementare rispetto alle altre metodiche già conosciute.
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Questa tecnica di analisi è poco nota e ancor meno applicata in Italia, mentre in altri Paesi, essa è riconosciuta dal Sistema Sanitario pubblico e considerata come una tecnica sanitaria che ha un fondamento certo e scientificamente provato.
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La principale applicazione della Bioelettronica ATC 330 riguarda la determinazione dello stato di salute dell’ambiente in cui sono immerse e vivono le cellule del corpo umano, al fine di valutare eventuali squilibri e correggerli attraverso l’alimentazione o l’apporto di integratori alimentari utili ed efficaci.
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Tale ambiente è anche noto come “Terreno biologico umano”, “Matrice extracellulare” o “sostanza fondamentale”.
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Per determinare la qualità del Terreno biologico umano, si ricorre alle analisi dei tre principali fluidi presenti nell’uomo: il sangue, la saliva e l’urina.
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Analizzandone i parametri elettromagnetici si ottengono preziose indicazioni sulla qualità del Terreno in cui sono immersi 10 milioni di miliardi di cellule umane, evidenziando eventuali squilibri elettrochimici che potrebbero compromettere la salute delle cellule e dell’intero organismo.
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I parametri elettromagnetici analizzati sono:
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– Il grado di acidità (pH)
– Il livello di ossidazione (rH2)
– La resistività elettrica (ρ)
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sui principali fluidi del corpo umano, che come detto sono:
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– sangue
– saliva
– urina
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La valutazione energetica e funzionale del “Terreno biologico” dell’organismo, è di primaria importanza proprio perché esso è il sistema di regolazione di base, costituito dalla rete di comunicazione che permette lo scambio di informazioni e sostanze nutritive fra le cellule e l’ambiente circostante.
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Nell’immagine seguente è rappresentata, in falsi colori, una porzione di tessuto in cui sono evidenziate in bianco le cellule, ed in viola gli spazi intercellulari cioè quello che abbiamo chiamato Terreno o matrice.
Come si può vedere dall’immagine, gli spazi intercellulari rappresentano una porzione molto rilevante e a volte superiore allo spazio occupato dalle cellule stesse.
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Poiché inoltre le membrane cellulari sono strutturate in modo tale da permettere alla cellula un efficiente scambio con i nutrienti esterni, mancando sempre una penetrazione diretta di vasi e nervi attraverso la membrana cellulare, si comprende come la qualità in termini elettrochimici degli spazi extracellulari rivesta un ruolo di prim’ordine nel garantire un corretto ed efficiente scambio attraverso la membrana stessa.
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La sostanza fondamentale non svolge quindi un ruolo puramente strutturale, ma è sede di moltissimi meccanismi vitali, fra cui:
– Reazioni di biochimica cellulare
– Scambi metabolici cellulari ed intercellulari
– Azioni immunitarie
– Trasmissione di segnali elettrici e biochimici
– Funzioni di drenaggio
– Approvvigionamento di vitamine e minerali per il nutrimento delle cellule
– Reazioni di fisiologia cellulare, ciclo vitale e riproduttivo, equilibrio acido-base
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Mantenere il Terreno sano permette di:
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– Mantenere un alto livello di energia cellulare
– Facilitare i processi di trasporto
– Contrastare con facilità i danni ossidativi dai radicali liberi
– Permettere un’ottima risposta cellulare contro agenti inquinanti esterni ed infezioni
– Rendere disponibili all’interno della cellula i nutrienti in forma organica
– Mantenere una corretta polarizzazione delle molecule
– Mantenere una corretta tensione superficiale a cavallo delle membrane
– Garantire una rapida eliminazione delle tossine prodotte all’interno della cellula
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“Le microbe c’est rien, le terrain c’est tout”
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Claude Bernard (Fisiologo) 1813-1878
Al contrario, un Terreno inquinato comporta:
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– Accumulo di Sali in forma inorganica
– Eccesso di radicali liberi
– Inefficienza dei processi di trasporto
– Errata polarizzazione delle molecole
– Squilibrio dei rapporti acido-base
– Danni al DNA e comparsa di malattie degenerative
– Predisposizione d sviluppo di agenti patogeni, microbi ecc…
Dalla salute della matrice extracellulare dipendono pertanto i principali metabolismi cellulari, i processi di omeostasi, i rischi cardiovascolari e l’ossidazione delle membrane cellulari, che a lungo termine comportano squilibri dei cicli circadiani acido-base, carenza di ossigeno e mancato apporto di nutrienti alle cellule; nonché una diminuita capacità emuntoriale di organi e tessuti, con conseguente rischio di autointossicazione e carenza energetica.
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In una situazione di omeostasi le cellule svolgono correttamente tutte le loro funzioni. Le scorie e le tossine con cui vengono in contatto (esogene) o che esse stesse producono (endogene) vengono eliminate attraverso il sistema linfatico e gli organi emuntori.
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Se però la quantità di tossine è troppo elevata e/o l’eliminazione è insufficiente, si crea un accumulo di tossine nel tessuto connettivo, negli spazi extracellulari e negli organi, con la comparsa di una prima fase di infiammazione e carico tossico.
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Nel caso l’organismo non fosse in grado di drenare rapidamente tali accumuli, si assisterebbe nell’ordine a una fase di impregnazione delle cellule stesse, a continuo contatto con tali sostanze, per poi arrivare ad una fase di degenerazione e di neoplasia, come confermano tutti gli studi di omotossicologia ufficialmente noti.
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Pertanto si può ben comprendere come la salute e fluidità del Terreno sia un concetto fondamentale nella medicina naturale, pilastro principale su cui fonda il concetto di salute e malattia degli esseri viventi. Proprio dalla condizione del Terreno individuale dipende, ad esempio, la vulnerabilità durante un’epidemia influenzale, e che comporta il potenziale ammalarsi di alcune persone rispetto ad altre.
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Le principali tossine a cui l’uomo è costantemente esposto si dividono in due grandi categorie:
Tossine esogene . – Esposizione a sostanze chimiche – Agenti inquinanti atmosferici – Additivi presenti nei cibi e nell’acqua – Grassi idrogenati, coloranti e conservanti – Fumo di sigaretta – Metalli pesanti – Elevato consumo di alcool – Radiazioni | Tossine endogene . – Metabolismo cellulare – Metaboliti dovuti a disidratazione e denutrizione – Stress, ansia, rabbia, depressione – Attività fisica troppo intensa |
Il tessuto connettivo, comportandosi come una spugna, è in grado di assorbire temporaneamente i prodotti nocivi ed evitare l’impregnazione cellulare.
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L’obiettivo è però evitare che tali sostanze si depositino per lungo tempo e penetrino in profondità nei tessuti, interessando le cellule e causando le problematiche descritte tipiche di un Terreno inquinato.
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Il dott. Alfred Pischinger afferma che:
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“ tutte le funzioni sono controllate a livello del mesenchima molle che è distribuito in modo continuo in tutto l’organismo ed è organizzato in modo molto complesso.
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[…]
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La sua sfera di azione è il liquido extracellulare
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[…]
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Il sistema fondamentale, o mesenchima, che compone l’organismo umano per l’80%, ha funzioni di Protezione e Nutrizione e controllo per tutte le cellule dell’organismo e per questo viene anche chiamato matrice. La matrice rappresenta il collegamento tra il sistema capillare e le cellule parenchimali, con collegamenti con il sistema ormonale, linfatico ed il sistema nervoso autonomo.”
Dalle misurazioni effettuate con il dispositivo ATC 330 (Analisi Terreno Cellulare), sono ottenuti 9 valori come precedentemente indicato, ed in particolare riferiti a pH, rH2e ρ per i 3 fluidi corporei principali; sangue, saliva ed urina.
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Tali valori costituiscono le coordinate del terreno biologico da cui, tramite l’utilizzo di un sofisticato software, si ricavano le informazioni riferite all’orientamento delle condizioni di salute del soggetto in esame. In altre parole, tali coordinate sono l’espressione elettrochimica del terreno organico in quel preciso momento.
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Successive misurazioni sullo stesso soggetto, comparate alla curva teorica di buona salute in relazione alla età, forniranno una curva di andamento delle condizioni di benessere.
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Questa metodica di analisi, ripetibile e comparabile, permette di collocare la Bioelettronica nel settore delle terapie complementari funzionali o precliniche.
Enorme campo di applicazione, spesso trascurato dall’approccio medico, oltre ad essere uno strumento validissimo per la valutazione dell’efficacia dell’intervento terapeutico.